Differenza tra Test Sierologico e Test Molecolare nella lotta contro il COVID-19 (SARS-CoV-2)

Autore: Gianni Maragna

Novembre 2, 2020

Qual’è la vera differenza tra i due test eseguiti per la lotta contro il virus epidemiologico?


Ormai tutti siamo a conoscenza delle misure per contrastare il coronavirus, a partire dall’utilizzo di mascherine, gel igienizzante mani, organizzazione dei posti di lavoro e divieto di creare assembramenti. Un perfetto strumento per il contrasto della crescita ormai esponenziale del virus sono i test eseguiti sulle persone per poter determinare chi ha incontrato il virus.

I due tipi di test si distinguono non solo per le proprie funzionalità e margine dell’errore che possono determinare ma la vera differenza sta anche nell’esecuzione del test stesso.

In primo luogo il test tramite il tampone cosiddetto anche “molecolare” viene eseguito in due distinti modi tramite prelievo delle mucose con il tampone:

  • Inserendo il bastoncino nel naso (tampone naso-faringeo).
  • Inserendo il bastoncino in bocca (tampone faringeo).

Una volta inserito, il cotton fioc viene delicatamente strofinato sulla mucosa:

  • Del naso, infilando il tampone in una narice e raggiungendo la parete posteriore del rinofaringe (parte superiore del faringe).
  • Del faringe posteriore, infilando il tampone in bocca fino ad arrivare nei pressi delle tonsille.

Questo tipo di test può essere eseguito sia su adulti che su bambini ” ovviamente le dimensione del tampone viene adeguatamente proporzionata in base al tipo di soggetto da quale si preleva la mucosa.

Questo tipo di operazione viene svolta da personale adeguatamente informato ed istruito sulle modalità di prelievo e sulle modalità di messa in sicurezza di se stesso tramite i dispositivi di protezione individuale.


I test sierologici servono invece per la ricerca degli anticorpi diretti contro il virus, per capire quindi se una persona è già̀ entrata in contatto con il Coronavirus.

La procedura per effettuare un test sierologico prevede il prelievo e l’analisi del sangue. In alcuni casi, ovvero per i test sierologici rapidi, basta una sola goccia di sangue prelevata dal polpastrello di un dito della mano.

Il test sierologico è in grado di dimostrare la presenza di alcuni anticorpi nel siero del paziente

  • Nel caso di anticorpi IgM positivi, significa che l’infezione è presente o recente.
  • Nel caso di anticorpi IgM negativi e anticorpi IgG positivi, significa che l’infezione c’è stata in passato.

Ormai tutti sappiamo quanto sia importante la fase diagnostica nella lotta alla diffusione dell’epidemia da Covid-19; ma sappiamo davvero quali sono le differenze tra tampone naso-faringeo e test sierologico, gli strumenti che più di tutti vengono utilizzati per la diagnosi rapida?

Tampone (test molecolare)

Il tampone serve per diagnosticare la presenza del virus nell’organismo e quindi a scoprire se c’è un’infezione in corso. Il tampone, che è eseguito molto rapidamente tramite l’ausilio di un cotton fioc posizionato all’estremità di un lungo bastoncino, può essere praticato in due diverse maniere:

  • Inserendo il bastoncino nel naso (tampone naso-faringeo).
  • Inserendo il bastoncino in bocca (tampone faringeo).

Una volta inserito, il cotton fioc viene delicatamente strofinato sulla mucosa:

  • Del naso, infilando il tampone in una narice e raggiungendo la parete posteriore del rinofaringe (parte superiore del faringe).
  • Del faringe posteriore, infilando il tampone in bocca fino ad arrivare nei pressi delle tonsille.

Questa procedura può essere svolta su adulti e bambini da personale addestrato e munito di tutte le precauzioni del caso: guantimascherinaocchiali camice monouso.

Il tampone eseguito verrà infine inviato a un laboratorio specializzato in grado di individuare, attraverso test molecolari, la presenza o meno del virus all’interno della faringe.

Test sierologico

I test sierologici servono invece per la ricerca degli anticorpi diretti contro il virus, per capire quindi se una persona è già̀ entrata in contatto con il Coronavirus. La procedura per effettuare un test sierologico prevede il prelievo e l’analisi del sangue. In alcuni casi, ovvero per i test sierologici rapidi, basta una sola goccia di sangue prelevata dal polpastrello di un dito della mano.

Il test sierologico è in grado di dimostrare la presenza di alcuni anticorpi nel siero del paziente:

  • Nel caso di anticorpi IgM positivi, significa che l’infezione è presente o recente.
  • Nel caso di anticorpi IgM negativi e anticorpi IgG positivi, significa che l’infezione c’è stata in passato.

Questo test però non è in grado di stabilire se gli anticorpi siano neutralizzanti e, quindi, se una persona sia protetta o meno. Ciò lascia alcuni dubbi, visto che un risultato negativo può avere diversi significati:

  • Il soggetto potrebbe non essere mai entrato in contatto con il virus SARS-CoV-2;
  • Il soggetto potrebbe essere entrato in contatto con il virus molto recentementenon avendo quindi ancora sviluppato gli anticorpi;
  • Il soggetto potrebbe essere entrato in contatto con il virus e avere sviluppato degli anticorpi, il cui livello però, al momento dell’esecuzione del test, era minore rispetto a quello di rilevazione del test.

È doveroso sottolineare che il test sierologico non può essere considerato un sostituto del tamponepoiché è solo quest’ultimo a dimostrare la presenza o meno del materiale generico virale. Per questo motivo, il Ministero della Salute raccomanda di effettuare anche il tampone nel caso di risultato positivo del test sierologico.

Autore: Gianni Maragna

Laureato in Scienze Forestali, iniziò il mio lavoro progettando percorsi naturalistici. Nel 1994 con l'avvento del D.Lgs. 626/94 inizio ad aprire un nuovo servizio grazie all'aiuto di altri amici che operano nel settore della prevenzione infortuni. Nel 1996 mi specializzo nel settore della certificazione di qualità con tesina di studio inerente al settore HACCP. Dal 2000 mi specializzò nel settore della Sicurezza nei Cantieri Edili, iniziando a ricoprire il ruolo di Coordinatore, inoltre nello stesso anno acquisisco la qualifica di tecnico della prevenzione incendi. Non accontentandomi mai, sempre nello stesso anno acquisisco la qualifica di tecnico competente in acustica e mi iscrivo al primo Master in Sicurezza sul Lavoro.

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