SINTESI NOVITA’ GREEN PASS E MASCHERINE
Green pass non più richiesto dal 1° Maggio
Il certificato verde non cessa di esistere. Nella sua forma “base” (vaccinazione, guarigione o tampone negativo) continuerà a essere necessario per i viaggi all’estero, ma non sarà più richiesto in Italia. L’unica eccezione sono le visite in ospedale e Rsa, dove sarà necessario esibire il super green pass fino al 31 dicembre. Dal 1° maggio decade anche l’obbligo di green pass base per accedere al luogo di lavoro, consumare in bar e ristoranti al chiuso, salire su aerei, treni, traghetti e pullman intra-regionali, partecipare a concorsi pubblici, accedere alle mense, andare allo stadio e assistere a spettacoli teatrali e concerti all’aperto. In tutti questi luoghi l’accesso diventa libero.
Obbligo vaccino fino al 15 giugno per over 50
L’obbligo di vaccinazione resterà in vigore fino al 15 giugno per insegnanti e personale scolastico, forze dell’ordine e in generale tutti i cittadini dai 50 anni in su (pena multa di 100 euro). Anche per queste categorie cessa ad ogni modo dal 1° maggio l’obbligo di green pass base (in vigore fino al 30 aprile) per lavorare.
Nella Pa Ffp2 raccomandata in fila a mensa e in ascensore
Negli uffici pubblici e per tutta la Pa l’uso delle mascherine FFP2 «è raccomandato, in particolare, per il personale a contatto con il pubblico sprovvisto di idonee barriere protettive, per chi è in fila a mensa o in altri spazi comuni, per chi condivide la stanza con personale “fragile”, negli ascensori e nei casi in cui gli spazi non possano escludere affollamenti». Lo si legge nella circolare sull’uso della mascherina negli uffici pubblici emanata dal ministro della Pa Renato Brunetta dopo l’ordinanza del ministro Speranza.
Al lavoro protocollo imprese sindacati su mascherine
Nei luoghi di lavoro privati valgono i protocolli tra imprese e sindacato. Quello attuale anti-Covid sottoscritto ad aprile 2020 e rinnovato un anno fa, prevede l’obbligo di mascherina. Imprese e sindacati si rivedranno il 4 maggio per verificare se prorogare o modificare le attuali regole, che restano in vigore fino a quella data. L’obbligo potrebbe restare o ci si potrebbe limitare a una raccomandazione. Con la “libertà” lasciata poi alle singole aziende di passare dalla raccomandazione all’obbligo.
Fonte: Il sole 24 ore
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